Uno dei tantissimi problemi collaterali generati dal SARS-CoV-2 è quello di avere consentito le luci della ribalta a tanti soggetti che, per specifica professione o capacità, non avrebbero mai avuto la possibilità di essere intervistati in TV o su altri organi di informazione.

Un esempio è quello del dott. Matteo Bassetti, professore ordinario di Malattie infettive all’Università di Genova, il quale, tra le varie interviste rilasciate, il 2 luglio ha dichiarato all’ADN Kronos che dal mese di agosto di quest’anno, la c.d. “Variante Delta” diverrà predominante e, pertanto, sarà necessario raggiungere per il 15 ottobre 2021 la percentuale dell’85% di vaccinati nella popolazione italiana.

Se la variante Delta diverrà predominante ad agosto, che senso ha attendere il 15 di ottobre per avere una percentuale così alta di vaccinati? Se fossi stato infettivologo, mi sarei forse augurato di avere quella percentuale di vaccinati già al 15 di agosto, perché attendere il 15 di ottobre? Mi si dirà che Bassetti è consapevole dell’andamento della campagna vaccinale e, pertanto, sa che quella percentuale non si potrebbe raggiungere se non prima di quella data.

Nella medesima intervista Bassetti prosegue e, in un’impeto di “virtuosismo sanitario”, afferma: “io credo che non ci possiamo permettere delle chiusure, sarebbe troppo grave – afferma Bassetti – Vuol dire che non abbiamo fatto capire agli italiani quanto è importante la vaccinazione. A quel punto – ipotizza – bisognerà inasprire ulteriormente le misure nei confronti di chi non si vaccina: sei non vaccinato? Non esci. Hai deciso di non vaccinarti, di mettere a rischio la tua salute, ma anche quella degli altri? Bene, i vaccinati faranno una vita normale, i non vaccinati si chiuderanno in casa”.

Secondo il professore di infettivologia bisognerebbe “inasprire le misure nei confronti di chi non si vaccina”. Poco importa, secondo il medico, che il “vaccino” non sia obbligatorio, che non siano noti gli effetti collaterali a medio-lungo termine, che non sia stato fornito ai vaccinati o ai vaccinandi un “consenso informato” adeguato e sufficiente. Poco importa se le libertà e i diritti che il medico vorrebbe conculcare siano espressamente previsti in Costituzione, come non subordinabili a un trattamento sanitario.

Queste parole stridono nelle orecchie di chi crede ancora di vivere in uno Stato di Diritto (e vuole continuare a crederlo!) e destano preoccupazione, perché non hanno suscitato alcuna reazione di sdegno nei commentatori televisivi, né tra gli opinionisti della carta stampata.

Smettiamola con queste retorica da stato comunista e illiberale, non è tollerabile in un paese come l’Italia!

Si vuole aumentare la percentuale di popolazione disposta a vaccinarsi? Si investa meglio e di più in informazione corretta e approfondita, si investa meglio e di più nella comunicazione dei dati di farmacovigilanza sui vaccini!

Intervista di Bassetti (https://www.adnkronos.com/variante-delta-bassetti-in-autunno-lockdown-solo-per-non-vaccinati_4yvo1STpivEWBCV9qN367Z?refresh_ce)

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