2 febbraio 2021, non una data qualunque, una data che sarà ricordata nella Storia, come il giorno nel quale -finalmente- la politica si è riappropriata della P maiuscola.

Il merito di questa svolta, nell’aria già da parecchie settimane, è di Matteo Renzi, non ho difficoltà a riconoscerlo, da liberale che si è battuto contro il “suo” referendum costituzionale del 2016, pur non avendolo mai votato, Renzi ha condotto una trattativa politica al rialzo che ha trovato il suo acme nell’arroccamento del movimento 5 stelle sul nome dell’ex Presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte.

Quell’arroccamento sul nome di Conte ha posto in scacco contemporaneamente il movimento 5 stelle e il PD, la mossa da maestro di Renzi, quella dello scacco matto, è stata di elencare i temi divisivi, sui quali non si è trovata la quadra e fare saltare il tavolo delle trattative.

A quel punto il Presidente della Repubblica aveva una sola via credibile da percorrere per il bene del Paese, quella che ha percorso! Tirare fuori dal cilindro il nome di Draghi, un nome sul quale nessuno può sollevare dubbi di competenza, che garantisce all’Italia il più alto livello di rappresentanza istituzionale possibile.

Renzi lo sapeva, e ha fatto in modo che i suoi avversari si impiccassero da soli.

Così in un sol colpo, possiamo dire addio a Giuseppe Conte, Alfonso Bonafede, Luigi Di Maio, Lucia Azzolina e a tutta la corte dei miracoli del movimento 5 stelle e alle seconde fila del Partito Democratico. In un sol colpo, grazie a Matteo Renzi, l’Italia si risveglierà con un governo finalmente composto da personalità competenti, che ci garantiranno di non doverci più vergognare perché il Ministro degli Esteri sbaglia il nome del Presidente della Repubblica Popolare Cinese o quello del Segretario di Stato degli Stati Uniti d’America, o per un Ministro della Giustizia che non sa che una Sentenza civile è già un titolo esecutivo o ancora per un Presidente del Consiglio che sferza la Costituzione e impone restrizioni formidabili alle libertà degli italiani, con provvedimenti formalmente e sostanzialmente fuori dallo Stato di Diritto.

Il 2 febbraio 2021 è la data nella quale soltanto chi non vuole vedere non percepisce che la politica demagogica e populista ha alzato finalmente bandiera bianca.

Adesso abbiamo d’avanti a noi un libro bianco, ancora da scrivere, avremo un governo che ci farà comprendere nuovamente quanto importante sia la competenza in politica.

Grazie Renzi, Grazie Mario Draghi, auguri Italia!

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